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Venerdì 20 novembre, ore 17.00
Presentazione online della rivista Semicerchio – Pietro Tripodo e la traduzione dei classici
1/2020 LXII
Saluti di Alessandro Masi e e Francesco Stella
Testimonianze di Ignazio Visco
Contributi di Eleonora Rimolo, Zeno Verlato, Alice Cencetti, Roberta Alviti
Interventi di: Arnaldo Colasanti (Unimarconi), Giampiero Moretti (Università Orientale Napoli) Gabriella Sica (Università La Sapienza Roma)
Modera: Niccolò Scaffai (Università di Siena)
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«Sono molti e importanti i poeti del Novecento italiano che hanno composto un quaderno di traduzioni, tra le forme-libro più rappresentative nell’ambito della lirica contemporanea. Per contro, sono pochi gli autori che hanno costruito quasi per intero la loro opera creativa intorno alla traduzione come ‘figura’, cioè come restituzione della voce dei modelli e insieme come espressione viva e originale della propria poetica.
Tra questi autori spicca Pietro Tripodo (Roma, 1948-1999), i cui testi – come ha scritto Raffaele Manica – “sembravano essere attratti da un punto antecedente come da una calamita: Orazio e Shakespeare non smisero mai di fargli luce, va bene. I poeti del bilinguismo italianolatino, e Pascoli, erano tra i suoi prediletti” (Niccolò Scaffai).
Anche come traduttore il Poeta romano è stato un artigiano della lingua capace di creare e innovare con originalità. Alla sua attività di traduttore, dalla tradizione antica agli autori moderni, da Callimaco a Valery, è dedicato il numero 1/2020 (LXII) curato da Niccolò Scaffai della rivista semestrale Semicerchio, diretta da Francesco Stella.
Sono moltissimi i poeti di cui Tripodo ha scritto o curato traduzioni. Callimaco, Catullo, Orazio, Arnaut Daniel, Trakl, Valéry, Machado, alcune di queste traduzioni, che spesso sono state vere e proprie operazioni di rifacimento scrittorio ad opera del poeta romano, sono state oggetto dei contributi degli studiosi che hanno partecipato al numero della rivista che verrà presentata online il prossimo 20 novembre grazie al supporto della Società Dante Alighieri che, accanto alla famiglia e alla cugina Ines Morisani, con il primo convegno romano a Palazzo Firenze dedicato a Pietro Tripodo nel 2018, sostiene l’attività di studio e di riscoperta delle opere del Poeta.
Dopo il saluto del Segretario Generale della Società Dante Alighieri Alessandro Masi, le preziose testimonianze di Ignazio Visco che di Tripodo fu compagno di liceo e amico, e la presentazione della rivista a cura del Direttore Francesco Stella e del curatore del numero Niccolò Scaffai, interverranno i contributori Eleonora Rimolo sulle traduzioni degli autori latini prediletti Orazio Ausonio e Catullo, Zeno Verlato su Arnaut Daniel, Alice Cencetti sulle traduzioni del Pascoli latino, e Roberta Alviti con un saggio su Tripodo traduttore di Antonio Machado. Seguiranno gli interventi di Arnaldo Colasanti (Unimarconi), Giampiero Moretti (Università Orientale Napoli)e Gabriella Sica (Università La Sapienza Roma).
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